​Lasciti

«Sono onorata della fiducia dimostrata»

Marina Severino lavora da diversi anni presso SOS Villaggi dei Bambini nel settore dei lasciti e in questa intervista parla delle esperienze vissute.

Quali compiti rientrano nel tuo ambito di competenza?
Prima di tutto le attività di marketing legate ai lasciti. Secondo il barometro delle donazioni di Swissfundraising, solo il 45 percento degli ultra settantenni ha fatto testamento, una percentuale che si abbassa drasticamente
con il diminuire dell’età. Al momento, ciò che conta per noi è far presente ai donatori che la quota disponibile diventa più grande con la revisione del diritto successorio. Inoltre, molte persone non sono ancora consapevoli del fatto che in assenza di un testamento e di eredi legali, il patrimonio va allo Stato. Mi capita spesso di constatare come i donatori apprezzino molto la possibilità di fare del bene anche dopo la morte e di poter definire questi dettagli quando sono ancora in vita. E poi ci sono le varie pratiche legate all’esecuzione dei lasciti. In questo caso collaboro con avvocati o amministratori fiduciari che spesso fungono da esecutori testamentari e hanno quindi la responsabilità per l’esecuzione dei lasciti.
Cosa conta per te nella gestione con i donatori che ti contattano per la pianificazione di un lascito?
Che tutto avvenga come vogliono il donatore e il disponente. Spiego loro che nel testamento possono inserire davvero ogni desiderio e li assicuro che, per quanto possibile, le loro volontà verranno anche attuate. Mi colpiscono molto i motivi che spingono i donatori a compiere questo gesto, perché vogliono davvero aiutare SOS Villaggi dei Bambini. Quel che più conta per me, è che sentano di essere in buone mani e che abbiano la sicurezza che ogni cosa è regolamentata ed eseguita correttamente. Possono fare affidamento su di noi e sanno che la donazione fatta tramite lascito sarà destinata dove vogliono loro o dove c’è più bisogno di aiuto. Sono grata per la fiducia riposta in noi e nel nostro operato.
Hai qualche ricordo particolare legato alla tua attività?
Mi commuove molto la fiducia dimostrata verso la mia persona. I donatori hanno sempre qualche richiesta personale e per me è importante riuscire a soddisfarla. Nella maggior parte dei casi questi desideri si palesano nel corso di colloqui molto intimi. Se il nostro ente è indicato come unico erede, questi desideri possono riguardare la cura e la manutenzione della tomba o la cessione di oggetti personali di valore. Ad esempio, la liquidazione o la vendita di un appartamento o di un’abitazione. Se vi è un esecutore testamentario, questa persona si occupa di molti dettagli. Ma in ogni caso noi siamo sempre coinvolti. Per un lascito abbiamo preso noi una decisione in merito alla vendita di un appartamento per una coppia di coniugi anziani, che nello stesso quartiere possedeva una casa che a sua volta voleva vendere a una coppia più giovane con figli. In questo caso, a noi non importava vendere al miglior offerente, ma realizzare il desiderio del disponente di aiutare le persone bisognose. Un’altra disponente gravemente malata e senza discendenti aveva espresso come ultima volontà che le sue ceneri venissero disperse su una montagna ben precisa. Senza esitare un attimo, l’ho rassicurata che avrei esaudito il suo desiderio. Di fronte a queste esperienze mi sento molto umile, perché mi fanno capire quanto è importante gestire con rispetto e sensibilità le ultime volontà di una persona.

1 Quadratmeter, 1 Franken